Due bicchieri vuoti sulla tovaglia
Fanno capolino e timidi sorridono
Guardati con saccenza da una bottiglia
E che noi, ormai da lontano osservano
I nostri vestiti sparsi sul pavimento
La TV accesa e le luci con cura spente
I sospiri caldi oltre ogni sacramento
Le nostre anime che danzano lente
I nostri corpi uniti come note in canzone
Gli sguardi, le carezze, i soddisfatti sorrisi
Gemiti e brividi di goduria e passione
E poi, sulle gote teneri rossori improvvisi
Facciamo l’amore e sfiniti e muti restiamo
Abbracciati l’un l’altro con estremo calore
In sincrono i nostri sguardi ci dicono “andiamo”
Di nuovo uniti io e te, ancora a far l’amore.
Raffaele Di Grazia