“Abbracciami”: una poesia di Biagio Riccio


Abbracciami, anima mia, cingimi a te fortemente.

Reclina il tuo mento delizioso sulla mia spalla e parlami senza che possa osservare i tuoi occhi grandi; sento che ti rivolgi alle stelle ed alla luna che ti sorridono, perché raccontano tutto il meglio di me e sanno, esse sole, anche delle soffocanti amarezze.

Abbracciami: ribolle il mio sangue, il cuore rivive, in un lampo divino, tanti amori  perduti e batte con veemenza, come se volesse scoppiare.

Come se uscisse da una lanterna di una carrozza lanciata su una strada sconnessa o dalla luce di prua di una nave sballottata da onde fragorose.

Ora cerca la frenesia dell’incanto.

Abbracciami, sento le tue mani strette strofinarsi delicatamente sulla mia schiena e dai la scintilla al fuoco dell’amore.

Abbracciami, riempimi  di carezze, come seta di drappo antico; parlami con le lusinghe degli innamorati e portami nelle illusioni dei sogni dei bimbi: mi prendono a cuore gli dei.

Le nostre anime si sussurrano con levità le parole misteriose dell’amore,come conchiglie che parlano al mare.

Abbracciami, intreccia le mie gambe alle tue: cade il pudore e, lacerata la mia incomprensibile timidezza, chiedo teneramente amore per il mio muto spirito.

Abbracciami  e dimmi che, nella notte che sta per arrivare, i nostri cuori si accosteranno e si rapprenderanno in un unisono osmotico, per un talamo d’amore nel quale ogni ritrosia svanisce.

Abbracciami e dammi licenzia di darti un bacio.

Biagio Riccio