“Buio”: la splendida poesia di Daniele Rizzo

Dipinto di Gustav Klimt

Seguimi nei sogni,
costruendo con me castelli di sabbia che non potrò mai toccare,
perché se no ti perdo,
e tutto sparisce.

Il sole si trasforma in buio,
ed il buio è tetro.
E tu lo sai che ho paura del buio,
come ho paura di quando spegni la luce prima di fare l’amore,
o come quando chiudi gli occhi prima di baciarmi.

Vero, è diverso, ma è sempre buio,
e tu sai anche che oltre al buio, ho paura quando mi addormento e non mi sei vicina,
quando il suono della tua voce non mi scrive una canzone armoniosa,
o quando i tuoi occhi, non mi illuminano la giornata, ed il tuo sorriso,
non è lì a strapparmi fuori la felicità.

Ho paura del buio, ma ho anche paura di te,
perché per me, sei troppo ben fatta ed elegante,
perché per me, sei troppo intelligente e brillante,
perché sei semplicemente troppo, per me.

Ma nonostante tutto, sei ancora qui,
a tenermi le mani,
ad accarezzare la mia barba o il mio mento,
e ad appoggiare le tue labbra sulle mie.

Mi dici sempre che non devo preoccuparmi,
che possiamo andare lontano, insieme,
che possiamo fare o costruire tutto quello che vogliamo,
che possiamo essere i nostri supereroi privati.

Io voglio crederti,
quindi, per favore, continua a spegnere la luce prima di fare l’amore,
e continua a chiudere gli occhi prima di baciarmi,
ma insegnami anche a non avere più paura del buio,
o di te.

Daniele Rizzo