“Ti stringo nelle mie cento braccia”: una poesia di Miklós Radnóti


Ti ho nascosto a lungo,
come il ramo tra le foglie
il frutto che tarda a maturare.
Ora fiorisci ai miei occhi
come sullo specchio della finestra d’inverno,
il fiore giudizioso del ghiaccio.
So già cosa significa
quando posi la mano sui capelli,
e custodisco già nel cuore
il movimento della caviglia,
e il bell’arco delle costole
che ammiro con distacco,
come chi s’è riposato
su tali meraviglie che respirano.
Eppure nei miei sogni
spesso ho cento braccia
e come un dio in sogno
ti stringo nelle mie cento braccia.

Miklós Radnóti