“Ti ho amato lo stesso: una poesia di Biagio Riccio


Eri lì, appoggiata allo stipite della porta, con le braccia conserte ed i piedi intrecciati. 

Sorridevi e muovevi la testa con la felicità di una bimba.

Ma quando l’hai sollevata dolcemente nella torsione, ho visto il tuo lungo collo che avrei voluto voluttuosamente baciare.

Eri lì ad attendere che io venissi per cingerti in un appassionato abbraccio e lambire la tua guancia per diffondere il silenzio e la mitezza del cuore. 

Non bisogna dir nulla in questi frammenti di felicità inaspettata : i corpi si adescano irresistibilmente, come fili adunchi con una calamita, in una magnetica combinazione che inesorabilmente porta le anime a parlarsi tra loro, senza che lo sappiano e senza che possano fare alcunché.

È il mistero d’amore che si svela e non ci racconta il come ed il perché ineluttabile di un commovente ed inatteso incontro.

Cautamente e con avveduta prudenza,con modi gentili e di pura seduzione, mi sono avvicinato adagiando mani tremolanti. 

Volevo blandirti, ma senza coraggio.

Ho osservato i capelli neri di seta corallina, che scendevano come l’edera di foglie confuse, mosse da un vento sconosciuto e suadente a sentirsi, pieno di gradevole freschezza. 

L’aria tremava di lucentezza del tuo sole:era il mostrarsi d’Amore.

Dalle tue spalle si slanciava un viso bianchissimo con occhi grandi, come quelli di un gatto astuto. 

La tua camicia richiamava i colori accesi ed intensi del mare: volevo stringerti, ma la pudicizia di un timido bimbo mi è sovvenuta e severamente mi sono fermato.

Tu hai sorriso: eri dolcemente tollerante, come se autorizzassi ed aiutassi l’ammissione della mia colpevolezza d’amore, passione dorata, sbocciante, rosa fresca,aulente.

Ci parlavamo, stando lì, ma senza dir nulla. 

Era turbamento improvviso, insolito.

Il mio desiderio di toccarti era sotto scacco: ero preda della meraviglia, di vedere la grazia delle tue movenze. 

“Chi è costei che sorge come l’aurora

bella, come la luna, fulgida come il sole?”

Eri lì: hai rimosso la grigia solitudine ed i dispetti di una vita, la mia,senza senso; 

nulla è accaduto; ma ti ho amato lo stesso.

Biagio Riccio