“Strana”: una poesia di Laura Messina


A volte penso di essere strana,
non sono attratta dalle cose che interessano gli altri,
noto sempre particolari che le altre persone ignorano,
ho delle fisse,
ostinatamente cerco di non farmi ingabbiare dai pregiudizi,
mi rifiuto di giudicare gli altri solo perché sono diversi da me.
Mi ritrovo spesso a pensare di essere nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.
Sono ipersensibile,
mi fa male essere etichettata per una scelta, per un gusto, per una assenza; non mi interessano le apparenze, di nessun tipo, amo la sostanza.
Delle persone preferisco guardare il cuore, non il taglio dei capelli,
non il vestito alla moda,
non l’anello al dito.
Non penso mai di essere io quella “giusta”, anzi tendo sempre a vedermi come un’isola,
lontana dalle terre conosciute e sicure, persa in mezzo al mare.
Un mare di incertezze, di pensieri, di domande per ora senza risposte certe.
Ho come l’impressione, in alcuni momenti, di risultare incomprensibile
ma con gli anni ho capito che non bisogna ostinarsi, ci si ritrova alla fine,
si riconosce chi è simile,
si seleziona in maniera naturale.
Spesso mi sento al margine,
giusto un metro fuori dal confine della “normalità”,
mi sento un po’ sola alcune sere,
mi sento infinitamente piccola.
Piccolissima sì ma brillante,
in mezzo ad un enorme nulla.

Laura Messina