“Se io posso”: una brano di Manuela Vigorita


Se io posso.
Se posso, se davvero io posso, le mie parole non saranno inutili. E il passare del tempo avrà un senso.
Avrà senso crescere, soffrire, aver sofferto. Invecchiare.
Se io posso, questo amore non sarà una catena.
E mia madre saprà sorridere prima di morire. E i semi che vado piantando germoglieranno.
Non dipende da quanto sangue ho nelle vene, da quanta forza corre nei polmoni.
Non dipende da quanto ho studiato, né dalla danza dei miei neurotrasmettitori, dai miei muscoli o dalla mia posizione sociale. Dipende da quanto ci credo.
Da quanto nutro di vita i miei desideri, che non basta pensarli, non basta dire “desidero”, desidero che il mondo cambi, che la felicità cammini per le strade, che tu sia protetta e forte.
I desideri bisogna non dimenticarli, non lasciarli appassire. Bisogna che abbiano carne e realtà, che nella realtà si calino cambiando le giornate, i lunghi momenti di vuoto, le perdite di tempo.
Allora, allora forse posso e tu puoi, e la vita può.
Ogni volta che penso impossibile qualcosa, ogni volta che non ci credo, detto limiti inutili alla mia vita, al mio essere umana, al mio agire qui e ora.
Quando credo, divento capace di muovere la superficie terrestre e il tempo mi viene dietro e le persone che tocco le tocco davvero, e non rimane il nulla di un incontro.
Se io posso.
Rimane qualcosa capace di modificare le molecole della storia, capace di muovere.
E quando credo molto, quando imparo a correre dietro la mia fiducia, so che le mie fatiche, le mie parole, i miei desideri hanno il potere di continuare a viaggiare oltre me, oltre i miei gesti o le mie percezioni.
Vanno oltre, anche del tempo.

Manuela Vigorita