Perdonami se ti cerco ancora: non mi rassegno all’idea del vuoto nel quale sono rovinosamente precipitato, allo sconfinato abisso che hai provocato,come se il mondo si fosse abilmente rivoltato e fossi piombato laggiù, nel sottosuolo,
pieno di grovigli oscuri, contraddizioni stridenti, pensieri d’accatto.
Non tutto ciò che abbiamo amato è finito ed è irriconoscibile.
Perdonami se ti cerco ancora,
ora che mi ritrovo nella notte placida ed interminabile,solitario e ramingo per approdare ad un’amara quietudine che si ammanti di una nostalgia commovente.
Solo con te ho sentito la fontana tersa del piacere suadente e voluttuoso, e, sola in te, ho trovato il porto cheto di accoglimento delle mie dolorose angosce,quando mi ripiegavo su me stesso, mi contorcevo in inguaribili malinconie.
Come se ti vedessi in questo buio fitto e cupo e tutto si illuminasse e venisse il giorno inaspettato, ore di luce e di gioia.
Perdonami se ti cerco ancora, vorrei rubarmi il coraggio tuo di affrontare ogni improba fatica ed essere preso per mano ed accarezzato teneramente: piccole cose, gesti semplici, che segnano indelebili un’intera vita.
Vorrei sfiorarti,come si tocca una rosa delicata.
I tuoi accattivanti sorrisi non posso dimenticare: stelle e mare si compongono in eguali, innocenti geometrie.
Perdonami se ti cerco ancora: anche se sei di un altro, mi basterebbe un seducente sguardo: per me è come rinvenire una mitezza smarrita, che rende il mio giorno colorato dalla tua struggente dolcezza.
E mi basta solo questo.
Biagio Riccio