“Perdonami se ti cerco ancora”: una poesia di Biagio Riccio


Perdonami se ti cerco ancora: non mi rassegno all’idea del vuoto nel quale sono rovinosamente precipitato, allo sconfinato abisso che hai provocato,come se il mondo si fosse abilmente rivoltato e fossi piombato laggiù, nel sottosuolo,
pieno di grovigli oscuri, contraddizioni stridenti, pensieri d’accatto.
Non tutto ciò che abbiamo amato è finito ed è irriconoscibile.
Perdonami se ti cerco ancora,
ora che mi ritrovo nella notte placida ed interminabile,solitario e ramingo per approdare ad un’amara quietudine che si ammanti di una nostalgia commovente.
Solo con te ho sentito la fontana tersa del piacere suadente e voluttuoso, e, sola in te, ho trovato il porto cheto di accoglimento delle mie dolorose angosce,quando mi ripiegavo su me stesso, mi contorcevo in inguaribili malinconie.
Sei stata l’amorosa trepidazione; mi hai lasciato nel turbinio travolgente di un’irrefrenabile passione.
Come se ti vedessi in questo buio fitto e cupo e tutto si illuminasse e venisse il giorno inaspettato, ore di luce e di gioia.
Perdonami se ti cerco ancora, vorrei rubarmi il coraggio tuo di affrontare ogni improba fatica ed essere preso per mano ed accarezzato teneramente: piccole cose, gesti semplici, che segnano indelebili un’intera vita.
Vorrei sfiorarti,come si tocca una rosa delicata.
I tuoi accattivanti sorrisi non posso dimenticare: stelle e mare si compongono in eguali, innocenti geometrie.
Perdonami se ti cerco ancora: anche se sei di un altro, mi basterebbe un seducente sguardo: per me è come rinvenire una mitezza smarrita, che rende il mio giorno colorato dalla tua struggente dolcezza.
E mi basta solo questo.

Biagio Riccio