“I due innamorati”: la romantica poesia di Daniele Rizzo

Lì, sulla panchina verde,
con una rosa tra le mani,
la felicità negli occhi,
e la paura di esporsi troppo.

Lui scherza, e lei sorride,
vorrebbe baciarla, assaporare le sue labbra,
ma come bloccato dallo splendore,
la guarda, accarezzandole solo le mani.

Niente è per sempre,
ma questo momento, sembra l’infinito,
mentre lei lo provoca, sottilmente,
e lui, vorrebbe solo strapparle di dosso i vestiti.

Come tigri, sempre attente,
scaltre nei movimenti e nei vocaboli,
nessuno dei due vuole sbagliare,
nessuno vuole perdere l’altra metà.

Lui che ora, si è deciso a baciarla,
un’esplosione di calore inebria il suo corpo,
e lei, felice, come una bambina,
vorrebbe dirgli tanto, forse troppo.

Non è il momento, non ora, lo sa,
di pensare al futuro, con lui,
di parlargli del passato, con gli altri,
vorrebbe solo godersi il presente.

Vorrebbe solo regalargli il corpo in dono,
invitarlo su, da lei,
ed ansimare, facendo l’amore,
fino a non farcela più.

E lui, che la guarda come fosse un quadro,
vorrebbe la stessa identica cosa,
ma non si permetterebbe mai,
per lei, così bella, potrebbe aspettare anche un anno.

Ma poi il vino fa effetto,
e nessuno più, può difendersi dalla voglia,
un attimo, e si risvegliano insieme, nudi nel letto,
è mattina, e non si torna più indietro.

Il sole, illumina i segni della notte prima,
e le rosse guance di entrambi gli innamorati,
e chissà, se lui mai le scriverà ancora,
e chissà, se lei mai gli risponderà.

Daniele Rizzo