Davide Barigelli: “Vado, ma poi torno”. Il romanzo per chi cerca la sua strada

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“Solamente se sei disposto a guardarti dentro, nel tuo profondo, potrai capire davvero chi sei e quale cammino intraprendere nella vita. Nick è lì e si guarda; ripercorre il suo passato, costruisce il suo presente e pensa al suo futuro; per fortuna non è solo, non lo è mai stato, e questa, insieme ai suoi amici, è l’unica certezza che lo accompagnerà in questo viaggio.”
Entrare nel mondo di Nick sembra facile, ma è bene farlo in punta di piedi per poterlo accompagnare, silenziosamente, in quella che sarà la sua avventura; in fondo è proprio lui che ci apre generosamente la porta e ci chiama a fiancheggiarlo, da protagonisti, ripercorrendo gli attimi più importanti della sua esistenza, costellata da tante situazioni e vicissitudini che ne hanno segnato la storia. Viene infatti naturale sentirsi partecipi delle avventure che il libro percorre insieme a Nick e ai suoi amici, con i quali, ogni anno, si ritrova a condividere un momento tutto loro fatto di confidenze, litigi, risate, confessioni, sogni, verità. Attimi in cui i quattro ragazzi, per un weekend, fermeranno il loro tempo e si dedicheranno a sciogliere ed intessere i gomitoli delle proprie vite per poterne trarre trame più robuste, possenti, migliori.
Ed è così che ci ritroveremo spesso a viaggiare dalle dolci colline marchigiane ed umbre fino al mare in tempesta, della famosa spiaggia di Senigallia, immersi in un racconto che, tra una risata e una lacrima, ci porterà a riflettere sul vero senso della vita, sul bisogno personale di “sapersi guardare allo specchio e riconoscersi realmente” per poter affrontare al meglio le proprie scelte e il cammino che si vuole intraprendere.
Già il mondo di Nick, alla fine, ci sembrerà talmente facile e bello che sarà difficile uscirne per tornare alla realtà di tutti i giorni e verrà forse spontaneo provare a portarne un pezzettino all’interno della propria vita per donarle un sapore diverso, nuovo, rigenerante.
La lettura attenta di questo romanzo sicuramente ci aiuterà a fare un grande viaggio dentro di noi, da cui tutti potremo trarre un aiuto, una luce che illumina una parte della nostra vita rimasta buia, un lato del nostro io rimasto, misteriosamente, nascosto; perchè non c’è mai un tempo giusto o un tempo sbagliato per trovare la forza di volersi osservare realmente, nel profondo del proprio cuore; l’importante è volerlo fare togliendoci la maschera che, ogni tanto, siamo soliti indossare per crederci diversi e, soprattutto, farci vedere differenti.
“Ora va e pratica la gioia, vivi la quiete, assapora la pace e scoprirai che il silenzio è tutto, il silenzio è amore.”, questo è l’augurio che si può fare a chi leggerà “Vado, ma poi torno” di capire la necessità del silenzio nella propria vita, per poter essere portatore dell’amore vero.

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