“Paura dell’amore”: un brano di Colum McCann


Uno splendido brano sull’amore tratto da “Questo bacio vada al mondo intero”, il romanzo di Colum McCann.

La sola cosa per cui valeva la pena intristirsi era sapere che a volte in questa vita c’è più bellezza di quanta il mondo possa reggerne.
La bellezza, come sola, intima ragione.
Il mondo gira. Sotto i nostri passi incerti. È quanto basta. Avanziamo incespicando, portiamo un po’ di rumore nel silenzio, troviamo in altri di che andare avanti.
È quasi abbastanza.

Ci sono rocce conficcate tanto in profondità nella terra che, per quanto si scavi, non vedranno mai la superficie.
Credo sia paura.
Paura dell’amore
La particolarità dell’amore è che diventiamo vivi in corpi che non sono il nostro.
Eppure restava sempre sorpreso dall’amore che quel genere di persone sapeva esprimere.
Era uno dei pochi elementi che riuscivano ancora a commuoverlo in un’aula di tribunale: il vedere la vita nella sua più totale nudità, gli amanti che si abbracciavano dopo essersi picchiati a sangue, o i genitori felici di ritrovare un figlio mezzo delinquente, la sorpresa che destava il perdono ogni volta che si manifestava in aula.
Era raro, ma accadeva, e come per tutto il resto, la rarità era necessaria.

Le persone credono di conoscere quel mistero che è vivere nella pelle altrui.
Non è così. Solo colui che la indossa sa cosa significhi portarne il peso.
C’è chi pensa che l’amore sia la fine della strada, e che se si è abbastanza fortunati da trovarlo, ci si ferma li. Altri dicono che è come un burrone nel quale si precipita.
Ma chiunque abbia vissuto almeno un po’ sa che muta con il passare dei giorni, e secondo l’energia che gli si dedica, lo si conserva o ci si aggrappa, oppure lo si perde, ma a volte capita che non sia nemmeno mai stato lì, fin dall’inizio.

Colum McCann