“Inizia a vivere”: la bella poesia di Valerio Mattei


Prima o poi morirai e vedrai che esiste solo Amore.
Capirai che non sei il tuo nome, il tuo corpo,
il tuo lavoro e tutte le altre scatole in cui abitavi,
né tutte le etichette che la mente (tua e collettiva) ci avevano apposto.

Capirai che non sei le tue proprietà, le tue ambizioni,
i tuoi successi, i tuoi fallimenti, le tue relazioni,
le tue paure, le tue strategie.

Allora non vorrai far altro che tornare, con una nuova Consapevolezza.
Ma non serve morire, non serve aspettare.

Muori adesso.
Muori mentre vivi.
Muori all’ego.
Muori al falso sé.
Muori a chi pensavi di essere.
Muori ai condizionamenti che hai assorbito acriticamente nell’infanzia.
Muori ai traumi, alle ferite, a tutto ciò che non ti appartiene.
Muori a tutto ciò che ostruisce e sporca la tua Connessione.
Muori a tutto ciò che ti tira giù e oscura la tua Luce.
Muori al tuo dramma.
Esci dalla recita.
Lascia cadere la maschera.
Lava via il trucco.
Scendi dal palco.
Salta giù dal treno.
Muori a tutto il tuo patrimonio genetico che, come un nastro ininterrotto,
ti porta a sbattere continuamente sulle stesse frustrazioni.
Come una nave che naufraga sempre sulla stessa scogliera.
Come un calabrone che urta ciecamente sul vetro della finestra chiusa,
quando poco più in là ce n’è un’altra spalancata.
Muori adesso.
Muori senza morire.
Muori.
E inizia a vivere.
Inizia a vivere davvero.

Valerio Mattei