“Il contratto d’affetto”: la dolce poesia di Piergiorgio Viti

Una dolcissima poesia di Piergiorgio Viti. 

Per un errore di battitura,
il contratto d’affitto era diventato
d’affetto. Allora ho immaginato
che tutti, in fondo, dovremmo avere
un contratto d’affetto con qualcuno:
la postina il vicino il custode
il salumiere la badante.
Sì, insomma mettere per iscritto, di comune accordo,
che quando si è soli,
ci si può chiamare a vicenda,
fare due parole e poi incontrarsi,
sorvolare su tutto il tempo sprecato
e alla fine indossare
la circonferenza di un abbraccio.

(Piergiorgio Viti)