“Quando ho compiuto cent’anni”: la meravigliosa poesia di Mark Strand

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Quando ho compiuto cent’anni
Volevo partire per un immenso viaggio, viaggiando giorno e notte entro l’ignoto finché, dimenticando il mio antico sé, non fossi entrato in possesso di un sé nuovo, uno che magari mi era sfuggito in uno dei miei viaggi precedenti.
Ma fare il primo passo era al di là delle mie forze.
Me ne stavo sdraiato a letto, incapace di muovermi, meditando, come si fa alla mia età, sulla natura della malinconia – su come s’insinua nello spirito, come disincarna la volontà, su come confina i sensi nel gelo del crepuscolo, su come persino le migliori e le peggiori intenzioni avvizziscono nella sua morsa.
Io continuavo a fissare il soffitto, poi d’improvviso sentii un getto d’aria fredda, e scomparvi.

Mark Strand da Quasi invisibile