“L’odio”: una poesia di Wislawa Szymborska

PHOTO: DAMIAN KLAMKA/EAST NEWS  15/05/2011 KRAKOW  2. FESTIWAL CZESLAWA MILOSZA W KRAKOWIE  N/Z WISLAWA SZYMBORSKA

Guardate com’è sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l’odio.
Con quanta facilità supera supera gli ostacoli.
Come gli è facile avventarsi, agguantare.

Non è come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
L’insonnia non lo indebolisce ma lo rafforza.

Religione o non religione –
purché ci si inginocchi per il via
Patria o no-
purché si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene all’inizio.
Poi corre tutto solo.
L’odio. L’odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.

Oh, quegli altri sentimenti –
malaticci e fiacchi!
Da quando la fratellanza
può contare sulle folle?
La compassione è mai
arrivata per prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?

Diciamoci la verità:
sa creare bellezza
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera
Magnifiche le nubi degli scoppi nell’alba rosata.
Innegabile è il pathos delle rovine
e l’umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.

È un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio
tra sangue rosso e neve bianca.
E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata.

In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare aspetterà.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro.
– lui solo.

Wislawa Szymborska

 

Una risposta a ““L’odio”: una poesia di Wislawa Szymborska”

  1. è lo spaccato reale della vita che non definirei con la parola odio se no potremmo dire che sfruttare le opportunità è odio nei confronti di chi , ingenuo ,non ne è capace . Ma come dici tu questo muoversi in bilico tra il confine dell’ fare contro coloro che non fanno può ingenerare odio . Ma solo i santi e i martiri hanno conosciuto il verbo amare . L’odio può essere mitigato col tabù “sano” . IL tabù per la guerra , il tabù per la discriminazione razziale ,il tabù per l’andicappato .etc. Il tabù questa forza culturale che si oppone a …. e solo la pazzia può eluderlo . Cominciamo a definire quali sono i tabù buoni e quelli cattivi

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