“Il coraggio di tentare”: un bel passo tratto dal libro di Paulo Coelho

** CORRECTS SPELLING OF FIRST NAME TO PAULO ** FILE - In this Oct. 20, 2009 file photo, Brazilian writer Paulo Coelho poses during a photocall for the presentation of the movie "Paulo Coelho's - The Experimental Witch" at the 4th edition of the Rome Film Festival, in Rome. Coelho says his books were banned in Iran.  (AP Photo/Andrew Medichini, file)

È una frase di Pablo Picasso: “Dio è soprattutto un artista. Ha inventato la giraffa, l’elefante, la formica. In verità, egli non ha mai cercato di seguire uno stile: semplicemente ha fatto tutto quello che aveva voglia di fare.”

È la volontà di proseguire che crea il nostro cammino. Eppure, quando iniziamo il viaggio verso il sogno, siamo molto impauriti, come se fossimo obbligati a fare tutto per benino. In definitiva, se le nostre vite sono diverse, chi ha inventato il modello “tutto per benino”? Dio ha creato la giraffa, l’elefante e la formica e, visto che noi cerchiamo di vivere a sua immagine e somiglianza, perché dobbiamo seguire un modello?
Talvolta l’esempio può risultare utile per evitare stupidi errori commessi da altri, ma solitamente è una prigione che costringe a ripetere ciò che fanno tutti.

Essere coerenti significa dover indossare la cravatta in tinta con le calze? Vuol dire essere obbligati a mantenere le medesime opinioni anche in futuro? E allora, dov’è il movimento del mondo?

Purché il tuo comportamento non pregiudichi la libertà di nessuno, cambia pure opinione di tanto in tanto, e cadi in contraddizione senza provare alcuna vergogna. Ne hai il diritto: non deve importarti niente delle opinioni degli altri -in qualsiasi caso, ne avrebbero comunque una.

Quando decidiamo di agire, si verificano sempre alcuni eccessi. Un antico detto gastronomico recita: “Per fare un’omelette, prima di tutto bisogna rompere l’uovo.” Allo stesso modo, è naturale che sorgano inaspettatamente dei conflitti, che determinano un certo numero di ferite. Le quali si rimarginano, lasciando solo le cicatrici.

Si tratta di una benedizione, poiché queste ci accompagnano per il resto dell’esistenza, fornendoci un enorme aiuto. Se, per egoismo o per qualsiasi altra ragione, in un certo momento della vita saremo assaliti dalla voglia di tornare al passato, sarà sufficiente guardarle. Esse ci mostreranno il segno delle manette, ci ricorderanno gli orrori della prigionia -e noi troveremo la forza di andare avanti.

Di conseguenza, rilassati. Lascia che l’Universo intorno a te si muova e scopri la gioia di essere una sorpresa anche per te stesso. “Dio scelse le cose folli del mondo per svergognare i saggi” ha scritto San Paolo.

Un guerriero della luce sa che alcuni momenti si ripetono: spesso deve cimentarsi con gli stessi problemi e affrontare situazioni già sperimentate in precedenza.

Allora si deprime. Comincia a pensare di essere incapace di progredire nella vita, giacché gli sta accadendo quello che ha vissuto in passato.
“Sono situazioni che ho già affrontato,” si lamenta, rivolgendosi al proprio cuore.
“Sì, sono situazioni con le quali di sei già cimentato,” replica il cuore. “Tuttavia non le hai mai superate.”
Il guerriero prende allora coscienza che la ripetizione delle esperienze ha uno scopo: insegnargli ciò che ancora non ha imparato. Egli dà sempre una soluzione diversa per ogni lotta che si ripete -e non considera le proprie mancanze alla stregua di errori: sono i passi che lo porteranno a ritrovare sé stesso.

Paulo Coelho, da Come il fiume che scorre