“Ahimè, sei sempre pronta a dare il tuo amore”: la lettera di Sartre a Simone de Beauvoir

simone-de-beauvoir-e-jean-paul-sartre

Mia cara piccola ragazza,

Per molto tempo avrei voluto scriverti la sera, dopo una di quelle uscite con gli amici che presto descriverò in “A Defeat”, di quel tipo quando il mondo è nostro. Volevo portarti la mia gioia del vincitore e posarla ai tuoi piedi, come facevano all’epoca del Re Sole. E poi, stanco per tutto il vociare, sono sempre e solo andato a letto. Oggi lo sto facendo per sentire il piacere, che ancora non si conosce, di trasformare all’improvviso l’amicizia in amore, la forza in tenerezza. Stanotte ti amo in un modo che non hai conosciuto in me: non sono né consumato dai viaggi, né avvolto nel desiderio della tua presenza. Sto padroneggiando il mio amore per te e lo sto girando verso l’interno come elemento costitutivo di me stesso. Questo accade molto più spesso di quanto dico a te, ma raramente quando ti sto scrivendo. Cerca di capirmi: ti amo mentre faccio attenzione alle cose esterne. A Tolosa ti ho semplicemente amata. Stasera ti amo in una sera di primavera. Ti amo con la finestra aperta. Tu sei mia, le cose sono mie, e il mio amore altera le cose intorno a me e le cose intorno a me alterano il mio amore.

Mia cara bambina, come ti ho detto, quello che ti manca è l’amicizia. Ma adesso è il momentoper consigli più pratici. Non potevi trovare un’amica donna? Come può Tolosa non riuscire a contenere una giovane donna intelligente degna di te? Ma non avresti dovuto amarla. Ahimè, sei sempre pronta a dare il tuo amore, è la cosa più facile da ottenere da te. Non sto parlando del tuo amore per me, che è ben al di là di questo, ma tu sei generosa con i piccoli amori secondari, come quella notte a Thiviers quando hai amato quel contadino che camminava in discesa nel buio, fischiettando, che si è rivelato essere me. Ricevi il sentimento, libero dalla tenerezza, che viene dall’essere in due. È difficile, perché tutte le amicizie, anche tra due uomini focosi, hanno i loro momenti d’amore. Mi basta solo consolare il mio amico in lutto per amarlo; è un sentimento facilmente indebolito e distorto. Ma tu sei in grado di farlo, e devi sperimentarlo. E così, nonostante la tua misantropia fugace, hai immaginato che bella avventura sarebbe cercare a Tolosa una donna che fosse degna di te e di cui tu non saresti innamorata? Non perdete tempo con l’aspetto fisico o la situazione sociale. E cerca onestamente. E se non trovi nulla, trasforma Henri Pons, che a malapena ami ancora, in un amico.

[…]

Ti amo con tutto il mio cuore e la mia anima.